Miti E Verità Sull’Intervento Di Vitrectomia: Cosa Sapere Davvero

Miti E Verità Sull’Intervento Di Vitrectomia: Cosa Sapere Davvero

La vitrectomia è una procedura chirurgica vitreoretinica sempre più diffusa per trattare distacco di retina, emovitreo, fori maculari e complicanze del diabete. Attorno a questo intervento circolano molte leggende e paure: vediamo insieme quali sono i principali miti e qual è la realtà, per aiutarti a scegliere con consapevolezza e serenità.

Mito 1: “La vitrectomia è un’operazione dolorosa”

Ecco la verità: grazie alle tecniche di anestesia locale (topica o peribulbare) associate a una sedazione leggera, l’intervento è praticamente indolore. Durante la procedura, il paziente rimane sveglio ma rilassato e non avverte dolore significativo. Il disagio post-operatorio, limitato a qualche senso di tensione o corpo estraneo, viene controllato efficacemente con colliri antinfiammatori e analgesici.

Mito 2: “Serve un lungo ricovero in ospedale”

Ecco la verità: nella gran parte dei casi la vitrectomia si esegue in regime di day surgery. L’operazione, che dura in media 45–90 minuti per occhio, si svolge con microincisioni millimetriche e consente al paziente di tornare a casa lo stesso giorno, salvo diverse indicazioni del chirurgo. Il ricovero prolungato è previsto solo se si manifestano complicanze o se le condizioni generali lo richiedono.

Mito 3: “Il recupero visivo è immediato”

Ecco la verità: dopo la vitrectomia, specialmente se si utilizza un gas tamponante, la ripresa del visus è graduale. Nel caso di gas riassorbibile, l’immagine migliora progressivamente in 4–6 settimane; con olio di silicone il recupero può richiedere qualche mese e talvolta un secondo intervento per la sua rimozione. Il chirurgo indicherà le tempistiche in base alla patologia trattata e al tipo di tamponamento impiegato.

Mito 4: “La vitrectomia risolve tutti i problemi retinici”

Ecco la verità: la vitrectomia è efficace nel rimuovere il corpo vitreo patologico e nel riposizionare la retina, ma il suo successo dipende dalla patologia di base e da quanto è avanzato il danno retinico. In alcuni casi, il recupero visivo può essere limitato dalla degenerazione delle cellule retiniche o da comorbidità oculari (come la cataratta o la degenerazione maculare).

Mito 5: “Dopo la vitrectomia si sviluppa sempre la cataratta”

Ecco la verità: è vero che la vitrectomia aumenta il rischio di opacizzazione del cristallino, perché la rimozione del vitreo favorisce il contatto tra il cristallino e l’ossigeno. Tuttavia, oggi si pianifica spesso un intervento combinato di facoemulsificazione (rimozione della cataratta) e vitrectomia, oppure si procede con la cataratta in un secondo tempo, riducendo al minimo l’impatto sul paziente.

Mito 6: “Non si può viaggiare o volare dopo l’operazione”

Ecco la verità: se è stato impiantato un gas interno, è essenziale evitare i cambi di pressione (volo, immersioni subacquee) fino al suo completo riassorbimento, per non danneggiare la retina. In assenza di gas o dopo la completa risoluzione, non ci sono controindicazioni a viaggiare, purché il chirurgo abbia confermato la stabilità retinica.

Mito 7: “Le complicanze sono frequenti e gravi”

Ecco la verità: come ogni intervento, anche la vitrectomia comporta rischi (endoftalmite, aumento della pressione o recidiva di distacco retinico), ma la percentuale di complicanze gravi è bassa se l’operazione è eseguita da mani esperte e in centri specializzati. Il monitoraggio post-operatorio, con visite a 1, 3, 7 giorni e 1 mese, serve proprio a intercettare e gestire tempestivamente eventuali problemi.

Consigli per un esito ottimale

  • Segui le indicazioni del chirurgo: terapia con colliri, posizioni posturali (in caso di gas), restrizioni sulle attività fisiche.

  • Partecipa ai controlli programmati: valutazioni regolari garantiscono la stabilità intraoculare e la corretta guarigione.

  • Mantieni uno stile di vita sano: un’alimentazione ricca di antiossidanti e un’adeguata idratazione favoriscono la rigenerazione dei tessuti oculari.

Sfatare i falsi miti sull’intervento di vitrectomia aiuta a prepararsi con serenità e a collaborare attivamente con l’équipe chirurgica. Grazie alle tecniche moderne di microchirurgia e anestesia, la vitrectomia offre oggi ottime prospettive di recupero visivo, riducendo al minimo ansia e disagi. Se soffri di un disturbo vitreoretinico o hai dubbi sull’operazione, prenota una consulenza specialistica: un oculista esperto saprà valutare il tuo caso, spiegarti nel dettaglio il percorso pre e post operatorio e guidarti verso la migliore soluzione per la tua vista.